Il momento delle foto di gruppo, con amici e parenti, è un’occasione importante. Si tratta di avere il ricordo formale dei tuoi invitati, perché in un servizio di reportage è impossibile immortalare tutti in un contesto narrativo. A meno di non scattare, amo definirle così, le figurine Panini di ogni partecipante. Cosa che, ovviamente, ogni buon fotografo di matrimoni dovrebbe guardarsi bene dal fare.
Non è certo rassicurante vedere un professionista con macchina fotografica al seguito che, durante il banchetto (unico momento in cui trova tutti gli invitati in un colpo solo) comincia a scattare a raffica su ogni singolo ospite. Be’, mi è capitato di assistere alla scena, e di essere uno tra quelli immortalati. Ero invitato come amico degli sposi, e nella foto sono venuto mentre addentavo una deliziosa penna al salmone.
Torniamo a noi. Ti consiglio di accertarti che i tuoi ospiti non vengano disturbati o importunati durante il banchetto (pranzo o cena che sia). Pertanto chiarisci questo punto con il fotografo, sii decisa: è la scelta giusta.
A questo punto, per avere le foto di tutti gli invitati è indispensabile organizzare il momento più trascurato dagli sposi e, spesso, dal fotografo. Sono certo che tu, dopo aver letto le poche righe che mancano alla fine, non farai questo errore.
Ecco la soluzione.
Un paio di giorni prima dell’evento, prendi carta e penna, la lista degli invitati e, semplicemente, suddividili nei gruppi che più gradisci. Le dinamiche della tua famiglia le conosci meglio di chiunque altro, non affidarti al fotografo, che è lì per scegliere il posto migliore dove scattare, per posizionarvi e sistemarvi. Se due zii si sono appena separati, magari non vogliono stare nella stessa foto, non credi? Pensa che gaffe potrebbe fare il fotografo, e che gelo scenderebbe in location. Ti consiglio dei gruppi non troppo numerosi (per rendere visibili gli ospiti), circa 15/20 persone al massimo. Poi puoi sempre proporre al fotografo una foto con tutti gli invitati, se c’è in location un punto di ripresa dall’alto, ad esempio. Ora che hai capito che questo compito spetta a te, non ti resta che scrivere gruppi e liste e consegnare il foglio a uno di questi due soggetti il giorno del tuo matrimonio. La prima scelta dovrebbe essere il dj (o cantante). Grazie al suo microfono ti aiuterebbe a chiamare a raccolta le persone che devono entrare nella foto. Se, per qualche motivo, questa opzione non fosse percorribile, consiglio di affidare il compito ad un amico/parente molto sveglio e dinamico che conosca quasi tutti gli invitati (per nome, non è necessario che ci abbia instaurato un rapporto affettivo consolidato!)
Con questa piccola strategia si accorciano notevolmente i tempi per le foto di gruppo, momento che parte con forte entusiasmo ma vede, se troppo prolungato, almeno uno dei due sposi crollare dalla sfinimento.
Avere i gruppi già preparati, inoltre, evita intoppi e lungaggini. Mi è capitato di scattare a gruppi “improvvisati” al momento e ciò che capitava spesso era dover rifare la foto perché un invitato non fosse presente. “È andato in bagno. È in cucina a complimentarsi con lo chef. È andato a bere un caffè perché si stava addormentando. Vado a chiamarlo. No, ci vado io che so dov’è…”, ecc. ecc. Quindi il gruppo che si era appena disperso, andava richiamato. E così il tempo scorreva inesorabile, creando fastidio a chi doveva rientrare nella foto e rubando tempo agli sposi che avrebbero avuto il diritto di godersi la festa.
Facendola breve
Se improvvisi le foto di gruppo spenderai il doppio del tempo nel realizzarle (dati oggettivi, ti assicuro!), rispetto al caso in cui deciderai di organizzarti come ti ho consigliato qui sopra.
Quindi, ancora una volta, è tutto in mano tua.
Ma stavolta, sai cosa è meglio fare.
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